Il Gatto, un contatto con l'Universo
L'animale domestico forse più coccolato e viziato dall'uomo è stato per secoli idolatrato e odiato, elevato a essere superiore e sminuito a faccendiere del diavolo. Il gatto cela mistero e fascino, dolcezza e magia, fin dall'antichità.
Assorto nei suoi pensieri mentre apparentemente si rilassa su qualche morbido e confortevole giaciglio, scruta il mondo e l'universo impassibile, scrutando nel nostro animo e nel nostro cuore, attento ad ogni minimo dettaglio.
E' proprio il gatto che dalla notte dei tempi viene considerato uno spirito guida capace di connettersi con il mondo onirico e dell'oltretomba, scrigno segreto dei misteri dell'universo, traghettatore di anime nel mondo dei morti, unica creatura in grado di affrontare i mostri che impedivano l'accesso al Paradiso per le anime defunte.
In Egitto era considerato sacro: alla sua morte seguivano due settimane di lutto in cui ci si depilava sopracciglia e capelli, si donava il corrispettivo peso in oro al tempio e si procedeva alla mummificazione del felino.
Moltissime le tradizioni che attribuiscono ancora oggi, al gatto, poteri speciali e sovrannaturali:
il gatto sa esattamente dove si trova l'anima del padrone defunto,
il gatto è in grado di vedere lo spirito degli umani e intuire la destinazione, se storceva il naso l'anima andava all'Inferno mentre se saliva su un albero l'anima saliva in Paradiso,
quando il gatto si accoccola vicino al letto del malato, vuole dire che lo sta sostenendo nel momento del passaggio nell'aldilà
Esistono anche credenze, per fortuna passate, in cui il gatto era un amico del diavolo e che si mettesse vicino ai moribondi in attesa che il diavolo venisse a prendergli l'anima o che il gatto rubasse il respiro dei bambini durante la notte, per giustificare le morti bianche dei neonati.
Il felino più amato dall'uomo fu studiato fin dai secoli scorsi per le sue doti eccezionali di prevedere la morte di un individuo.
Girolamo Cardano, nel XVI secolo, ma anche più recentemente da ricercatori della rivista medica The New England Journal of Medicine hanno studiato i cambiamenti nelle abitudini dei gatti per capire se alcuni atteggiamenti fossero una sorta di preveggenza nei confronti del moribondo che poi passava a miglior vita da lì a poco.
Il caso più famoso è Oscar, gattone bianco e grigio, simbolo dello Steere House Nursing & Rehabilitation Centre dove è nato e cresciuto, una struttura che ospita i malati di Alzheimer, Parkinson e altre malatttie neurodegenerative.
I medici riscontrarono sempre lo stesso atteggiamento nel gatto: si acciambellava sul letto di un paziente e questi moriva nelle 24 ore successive.
Ben 50 casi furono predetti dal suo comportamento: alcuni medici supposero che il gatto sentiva semplicemente un odore particolare che il corpo emetteva. Per chi ha un gatto in casa e conosce bene le sue abitudini, però, sa benissimo che il gatto si allontana dagli odori sgradevoli!
Per le sue eccezionali doti e per la sua collaborazione involontaria, oggi Oscar ha una targa in suo onore presso la struttura, che dice
"Per le sue compassionevoli cure, questa targa è stata assegnata a Oscar il gatto".
Emblema di intuizione, di mistero e di bellezza, il gatto in tutte le sue razze e colori è un simbolo di protezione.
Anche il gatto nero, tanto temuto, vessato e allontanato dai più ignoranti, oltre che un vero spirito guida è un animale da ricercare con amore per le sue qualità caratteriali e soprannaturali.
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/thomas_ritter-4163713
Oltre ad aver stimolato artisti, scrittori e registi da Edouard Manet a Fernand Leger, da Thèophile-Alexandre Steinlen a Edgar Allan Poe, fino a Otto Messmer, disegnatore di Felix, il primo gatto cartone, nato nel 1917 sul modello della figura di Charlot, il gatto nero è stato considerato un vero e proprio portafortuna.
In Scozia l’arrivo di un gatto nero in casa significa prosperità, in Giappone sono considerati una benedizione, in Birmania e nel Siam quando un uomo muore, prima di andare in cielo, l'anima si trasferisce in un gatto fino alla morte del felino.
Ma ci sono anche credenze popolari: una ragazza che possiede un gatto nero avrà molti pretendenti, oppure i marinai che “volevano un “gatto della nave” nero perché avrebbe portato fortuna”, o anche le mogli dei pescatori che tenevano gatti neri anche a casa, con la speranza che sarebbero in grado di usare la loro influenza per proteggere i loro mariti in mare.
Miti, leggende o verità, certo il nostro amico gatto (a prescindere dal colore del suo manto) ne ha fatta di strada per essere ancora oggi considerato un amico leale con cui condividere la nostra vita, i nostri spazi e le nostre esperienze.
Saprà davvero leggere e prevedere il futuro, saprà davvero proteggerci dagli spiriti negativi, saprà allontanare le malattie e curarci con le sue vibrazioni positive?
Protettori delle anime, spiriti guida, legati alla Luna, elfi della notte, creature celestiali, buffi insegnanti.
La risposta è dentro ai lori occhi, se sappiamo entrare in connessione con il loro sguardo.
Gli occhi di un gatto sono finestre su un altro mondo (proverbio irlandese).
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