Cosmetici: amici etici.
Shampoo, deodorante, crema idratante, crema corpo, dentifricio e tanto altro sono i prodotti che mensilmente vengono comprati badando molto spesso in base al nome accattivante, alle proprietà miracolose per la nostra bellezza. Molto spesso dietro c'è tutto tranne quello che viene descritto. La scelta del prodotto deve rispettare dei criteri ad oggi fondamentali: eco-sostenibilità e verità. Per eco-sostenibilità si intende che non deve essere testato sugli animali (l'11 marzo 2013 in tutto il territorio europeo è entrato in vigore lo Stop ai test sugli animali per i cosmetici, ma sul prodotto finito, quindi si intende sul cosmetico che acquistiamo, che potrebbe però essere stato creato con ingredienti testati sugli animali!), che deve essere vegano (non contenere sostanze di origine animale), prodotto eticamente senza lo sfruttamento di lavoro minorile o in condizioni precarie, a basso emissione di Co2. Inoltre, la confezione deve essere riciclabile, quindi da preferire quelle in cartone o con un imballaggio che non generi molta spazzatura (spesso viene messo dentro una scatola, o sigillato con una plastica non biodegradabile).
L'altro elemento è la verità: la merce deve avere realmente gli ingredienti riportati sulla descrizione. Se una crema per il viso è alla rosa mosqueta, negli ingredienti deve essere riportata in etichetta fra i primi nomi dell'elenco, perché significa che la quantità presente nel prodotto è significativa; al contrario, se la troviamo fra gli ultimi ingredienti vuol dire che la percentuale di rosa mosqueta è bassissima e quindi non darà il risultato sperato. Riconoscere la verità della parola "bio" ormai svalutata su molti prodotti, quando invece di biologico c'è davvero ben poco. Leggere l'etichetta delle sostanze presenti può sembrare difficile perché i nomi riportati sono scientifici (es. ) ma con l'aiuto del Biodizionario.it, che da più di 20 anni è un valido supporto per chi vuole conoscere ciò che si mette addosso. Si inserisce il nome dell'ingrediente riportato sulla confezione e compare la specifica :tipologia (cosmetico/alimentare), descrizione (tensioattivo/antistatico/emulsionante ecc), se è vegano oppure no e poi compare un semaforo che in base ai colori lo approvano o lo bocciano come prodotto sicuro. Per esempio il semaforo rosso: dannoso/inaccettabile; il semaforo aranzione: da verificare; il semaforo verde: innocuo/benefico/certamente innocuo. Esistono anche modi più semplici per controllare l'etichetta, per esempio la nuova App del Biodizionario: è sufficiente inquadrare l’INCI del prodotto, scattare una foto, ritagliarla e attendere il riscontro. La app fornirà tutti i dettagli per ogni ingrediente, utilizzando la classica nomenclatura a semaforo conosciuta in tutta Europa. Per i più romantici e affezionati invece al cartaceo, esiste un libro acquistabile qui https://www.terranuovalibri.it/ "Biodizionario - guida al consumo consapevole " di Erica Congiu e Sauro Martella. Ricordiamoci che dietro ad un semplice shampoo c'è una filiera fatta di persone, animali e natura e tutti devono essere tutelati nel rispetto di una eco-happy-life.
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