Creme solari, nel rispetto dell'ambiente.
Arriva l'estate e come ogni anno bisogna pensare ad acquistare dei prodotti che ci proteggono dai danni del sole, dall'invecchiamento precoce della pelle e dalle malattie che possono insorgere per una errata esposizione ai raggi solari.
Innanzitutto dobbiamo dire che l'esposizione al Sole fa benissimo a grandi e piccini: il Sole è la principale fonte di Vitamina D, disponibile a costo zero, che ci permette di avere ossa forti e difese immunitarie molto alte.
Inoltre, regola il sonno, migliora l'umore e tonifica il sistema nervoso, aumentando i livelli di serotonina, l'ormone del "buonumore".
Ma ci sono anche delle insidie, se ci esponiamo non rispettando alcune regole fondamentali:
evitare di esporsi nelle ore in cui il Sole è più forte, cioè dalle 12 alle 16 (anche se alcuni medici oggi hanno allargato questa fascia dalle 11 alle 17)
evitare i prodotti abbronzanti
utilizzare cappellini per i bambini più piccoli, per proteggere la cute della testa che è molto delicata, oltre a evitare un'isolazione
mettere una buona crema solare su tutte le parti del corpo (corpo, mani, piedi, nuca, viso)
usare un solare stick anche per le labbra, anche per evitare possibili herpes
applicare più volte al giorno la crema dopo il bagno o dopo aver sudato
utilizzare un prodotto con una SFP (fattore di protezione solare) corretta in base al proprio tipo di pelle
Ora vediamo le caratteristiche che deve avere un buon solare, sia per il bene della nostra pelle che per il bene degli ecosistemi.
SFP
La sigla SPF fornisce un'indicazione numerica (da 6 a 50+) relativa alla capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole, rapportando la quantità di tempo necessario per produrre una scottatura sulla pelle protetta con filtro e senza filtro.
FILTRI FISICI/MINERALI
Riflettono la luce, impedendo ai raggi di arrivare fino alla pelle.
Sono ottenuti dalla frantumazione dei minerali naturali, possiedono proprietà schermanti e non trattengono il calore, agiscono sia sui raggi UVA, sia sui raggi UVB.
I filtri minerali più noti sono il biossido di Titanio e l’ossido di Zinco.
FILTRI CHIMICI
I filtri chimici (o filtri organici) sono sostanze sintetiche in grado di assorbire le radiazioni UVA e UVB, agendo su lunghezze d’onda diverse.
I filtri solari chimici più usati ricordiamo Benzophenone e Octinoxate.
FOTOSTABILE
Il solare deve essere fotostabile, cioè non deve degradarsi alla luce.
SICURO
Non tossico e non sensibilizzante.
Appare evidente che le creme da preferire sono quelle con filtri fisici/minerali!
Infatti, essi proteggono sia dai raggi UVA sia UVB, creano una barriera sulla pelle, sono dermocompatibili, meno allergizzanti, sono più fotostabili, sono eco-sostenibili, non causano effetti sulla flora e sulla fauna acquatica. A tale riguardo, dal 1° Gennaio 2021 le Hawaii hanno vietato la vendita ed utilizzo nel loro paese di prodotti solari contenenti sostanze o filtri chimici con significativo impatto sull’ambiente marino e gli altri ecosistemi a loro interconnessi ( tra cui oxybenzone e octinoate).
Ecco alcuni prodotti che dichiarano di tutelare la barriera corallina e gli oceani:
Lavera : i solari sono Reef Friendly, con filtri minerali e senza microplastica (né solida, né liquida), né coloranti artificiali e conservanti.
La Saponaria: come viene spiegato nel loro sito Le nostre creme solari biologiche ed ecologiche sono formulate con filtri minerali di ultima generazione, clinicamente testati per garantire protezione e sicurezza dai raggi UVA e UVB a tutta la famiglia. Sono facili da spalmare e amiche della barriera corallina: con i nostri solari diamo il nostro contributo per la protezione della Barriera Corallina in Mozambico.
Bioearth: prodotto Made in Italy, a salvaguardia dell'ambiente, degli animali, senza Parabeni, PEG/PPG, Acrilati, Nanoparticelle, profumi, non testati sugli animali.
Caudalie : solari francesi di altissima qualità, la loro formula è altamente biodegradabile e non tossica per l'ecosistema marino.
Prima di acquistare un prodotto è importante fare attenzione anche a:
confezione, che sia biodegradabile e con meno quantità di plastica, più confezioni in materiali di origine vegetale riciclabile al 100% come la bioplastica PHAs
etichetta, sui solari ocean friendly è indicata sempre la scelta ecosostenibile, come Reef friendly, conforme al Trattato Coralli delle Hawaii, o Ocean respect, ecc: le definizioni sono diverse.
ingredienti naturali, biologici e provenienti da coltivazioni artigianali e locali (frutta come albicocca, melagrana, burro di karitè, l’olio di girasole e l’olio di riso, aloe vera, ecc ecc)
water resistant, per evitare la dispersione nel mare.
biodegradabili, non rimangono per tempi lunghi nell’ambiente marino ma vengono attaccati da batteri che li scindono nelle loro componenti, non nocive per l’ecosistema.
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/pbziegler-3535035
Per essere reef friendly, i solari non devono contenere i seguenti ingredienti:
Ossibenzone (Benzofenone-3),Ottinoxato (Ottilmetossicinnamato),Ottocrilene, Metilbenzilidene Canfora, Derivati del PABA (ad esempio, Ethylhexyl Dimethyl PABA e PEG-25 PABA) , Salicilato di ottile (Ethylhexyl Salicylate), Omosalato,
Avobenzone (Butyl Methoxydibenzoylmethane), Parabeni, Ftalati, Triclosano, nanomateriali.
Per ulteriori approfondimenti più specifici, è interessante leggere la pagina del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
©National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA)
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