Troppa tecnologia ci renderà "immobili".
Avete mai sentito parlare di dromologia? E' una "scienza" che si basa sullo sviluppo della tecnologia in relazione alla velocità ed al potere.
Questa teoria venne affermata da Paul Virilio, uno scrittore, filosofo, urbanista che asseriva che Il possesso del territorio non riguarda principalmente le leggi ed i contratti, ma prima di tutto riguarda la gestione del movimento e della circolazione .
Movimento e circolazione? cioè la tecnologia può in qualche modo gestire la mia mobilità, ma in senso positivo o negativo?
Purtroppo in senso negativo.
La tecnologia, seppur utile e a volte indispensabile in quanto soluzione a problemi importanti della vita (in campo medico per esempio)porterà l'uomo a diventare sempre più sedentario e immobile, creandosi una realtà virtuale attorno a sé.
Effettivamente, tante tecnologie negli ultimi 30 anni hanno portato l'essere umano a isolarsi sempre di più, limitando la socialità, un tempo vissuta al pub, al cinema, in pizzeria o in casa con gli amici, ad un mero "profilo" di un qualsiasi social che spopola sul web.
Lo smartphone in assoluto è il prodotto degli ultimi anni che ha modificato la vita degli esseri umani più di ogni altra tecnologia...e in modo negativo!
Sdraiati sulla poltrona di casa bambini, adolescenti, ragazzi, uomini e donne, anziani si dilettano ore e ore a leggere informazioni, nella maggior parte dei casi, praticamente inutili, che nulla giova alla crescita e allo sviluppo di una sana comunicazione e socializzazione.
Ci si sta trasformando in tanti "voyeur" ma anche tanti "egocentrici".
Imperversano foto e video per poter avere più consensi (like) ed essere seguiti da perfetti sconosciuti, ma l'importante è apparire, essere famosi,cercare di avere della popolarità che una volta era riservata solo a chi si era distinto per meriti culturali, letterari e di altro genere.
Oggi bisogna apparire, non più essere, altrimenti non si ha successo nella vita...o almeno credono che sia così.
Con lo smartphone abbiamo perso tante caratteristiche del carattere che ci avrebbero aiutato nella vita VERA: la pazienza di aspettare la telefonata del fidanzato, l'allegria di farsi quattro risate fra amici sotto casa, la voglia di vedere un amico dopo tanti anni che ci si era persi di vista e tanto tanto altro.
Questo tipo di innovazione ci ha fatto entrare in un mondo in cui vige la regola del TUTTO E SUBITO!
La tecnologia, un certo tipo di tecnologia, ci sta rendendo isole, chiusi nel nostro mondo fatto di dispositivi che a comando ci mettono la musica preferita, che parlano con noi, marchingegni che ci bloccano davanti ad uno schermo blu che, oltre a farci venire le rughe prima del tempo e a indebolirci la vista prematuramente, ci forniscono la ginnastica fatta in casa (invece di andare in palestra e chiacchierare e fare nuove amicizie), ci fanno conoscere tutta la vita, le passioni, gli hobby e le abitudini di una ragazza che non abbiamo il coraggio di conoscere di persona perché il telefono ci ha tolto anche la possibilità di fare brutte figure, di perdere, di vivere un'esperienza che non va a buon fine, ma che almeno ti ha aiutato a crescere e a comprendere che la vita è fatta anche di sconfitte: basta rialzarsi e continuare a provarci.
Mi dispiace dover assistere a questa inversione di rotta: ragazzi che hanno il terrore di perdere, che non sanno cosa vuol dire la timidezza perché l'hanno sempre sviata con il telefono.
Non dico che la tecnologia non deve andare avanti, anzi, ma devo dire che la trovo assolutamente utile e necessaria solo in ambiti che non ledono la socialità, la libertà, la conoscenza.
Se essa limita in qualche modo uno di essi, non è più utile, né necessaria, né propedeutica per lo sviluppo sano dell'essere umano.
Torniamo ad essere uomini e donne con il piacere del contatto visivo, verbale e fisico di un tempo. Interporre un macchinario fra due esseri umani porterà alla scomparsa di tutte quelle belle emozioni e sensazioni che l'uomo ha necessità per vivere.
Pensiamoci su!
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