Indri, il lemure canterino
Nella foresta pluviale, lungo le coste del Madagasgar, vive una specie di lemuri dal folto mantello lanoso di colore nero, con sfumature grigio biancastre in prossimità del collo, petto, tempie, fianchi e avambracci. Le zampa posteriori sono molto lunghe, gli occhi sono verdi, le orecchie piccole e tonde, il musetto leggermente a punta. Stiamo parlando dell'indri. Vivono sugli alberi, sono sprovvisti di coda (pochi centimetri appena), ma i lunghi arti e la grande agilità consente loro di fare dei salti acrobatici. L'indri è un animale monogamo, trova un altro compagno solo in caso di morte del precedente "fidanzato". E' un geofago, cioè si nutre della terra del sottobosco, ma in caso di necessità integra l'alimentazione anche con fiori, semi e frutta. Purtroppo la sua sopravvivenza è fortemente a rischio, in quanto una buona parte della foresta vergine in cui vive è stata rasa al suolo.
Molti scienziati stanno studiando questo particolare animale per poterlo salvaguardare, in quanto ogni tentativo di allevarlo in ambiente controllato è fallito. Per fortuna la foresta pluviale degli Alberi dragoni in cui vive, è stata resa area protetta dal 2015, ma bisogna ancora fare molto per loro.
E' un animale leggendario, l'origine della specie nasce da una leggenda malgascia che narra questa meravigliosa storia: moltissimi anni fa, due fratelli vivevano insieme nella foresta in Madagascar ma, un giorno, uno dei due, stanco di quel tipo di vita, decise di partire per andare a coltivare la terra in un luogo lontano, diventando così il primo essere umano. L’altro fratello rimasto nella foresta divenne, invece, il primo Indri e, sconsolato per la perdita e per la solitudine, iniziò a cantare.
Il suo canto è davvero unico, ricco di moltissime note armoniche e diverse fra loro, che riescono a strutturare con uno schema ben preciso e complesso. Melodie affascinanti, suoni articolati per poter esprimere sentimenti o vocalizzi per difendere il territorio a suon di "gare canore".
Auguriamoci che il dolce cantore del Madagasgar continui a vivere sereno e protetto, nel suo habitat, per tantissimi lunghi anni. In fin dei conti, è il nostro antenato...secondo la leggenda.